A chi è rivolto
Il conducente (trasgressore) e/o il proprietario del veicolo (o uno degli altri soggetti di cui all'art. 196 C.d.S.), al quale è stata contestata una violazione delle disposizioni del Codice della Strada, che ritiene ingiusto o errato l'accertamento (cd. "multa" o "contravvenzione"). Non è ammissibile il ricorso al Prefetto presentato da soggetto che assuma la qualità di conducente del veicolo al tempo della rilevazione dell'illecito, ma che non risulti destinatario di contestazione immediata o di notificazione del verbale di accertamento (cioè non sia né conducente né proprietario del veicolo), a meno che il conducente, prima o contestualmente alla presentazione del ricorso, non abbia sottoscritto ed inviato la dichiarazione dei dati del conducente al Comando accertatore. Solo in questo caso è quindi ammesso che il conducente possa proporre ricorso se non immediatamente identificato.